M. Sicurezza di Malinconi Adalberto M.Sicurezza

Premessa generale per la prevenzione incendi

Norme di prevenzione incendi generali e semplificate

09 novembre 2017 2024-04-19 News ed eventi 0 comment
Con l’emanazione del decreto del Presidente della Repubblica 1° agosto 2011, n. 151, il Corpo nazionale dei Vigili del fuoco ha avviato il processo di rinnovamento e di semplificazione dei procedimenti amministrativi di prevenzione incendi per le attività soggette al controllo del Corpo stesso. L’obiettivo di semplificazione, coniugato all'esigenza di assicurare tempi più rapidi per l’avvio delle attività produttive, senza ridurne nel contempo il livello di sicurezza, ha comportato il trasferimento di parte dei controlli antincendio – ex ante – dal Corpo nazionale ai professionisti antincendio esperti del settore, consentendo di impiegare più efficacemente le risorse nelle verifiche – ex post – successive all'avvio dell’esercizio.

Le responsabilità affidate ai professionisti antincendio hanno conseguentemente richiesto l’aggiornamento dei corsi di formazione professionali, avviati con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto del Ministro dell'Interno 5 agosto 2011. Inoltre l’aggiornamento continuo è oggi una condizione fondamentale affinché il professionista possa espletare, anche sulla base di nuovi programmi formativi, il proprio ruolo in materia di sicurezza che richiede competenze sempre più specialistiche.

Il processo di semplificazione trova il suo naturale completamento nella riduzione degli oneri di prevenzione incendi e nell’ammodernamento dei principi regolatori. Questo obiettivo rende necessaria l’introduzione di un nuovo quadro della regolamentazione tecnica e di un nuovo approccio metodologico più aderente al progresso tecnologico, che superi l’articolata e complessa stratificazione di norme, circolari e pareri del vigente panorama normativo di riferimento di settore.

L'ambizioso obiettivo è quello di superare il voluminoso e articolato corpo normativo tecnico vigente salvaguardando, nel contempo, gli obiettivi di sicurezza della vita umana, di salvaguardia delle persone e di tutela dei beni.

Infatti, dalla pubblicazione del decreto sugli olii minerali (1934) tuttora in vigore ai nostri tempi, l'impostazione data alla normativa antincendio è stata di tipo prescrittivo: lo Stato impone le regole precettive ed i soggetti obbligati agli adempimenti, che si avvalgono del supporto dei tecnici del settore, hanno l’onere di rispettarle sotto il controllo sistematico del Corpo nazionale.

Questo tipo di impostazione, comoda per un'utenza poco abituata all’analisi del rischio incendio e alla valutazione delle conseguenti misure, ha comportato il frequente ricorso all'istituto della deroga, consistente in un procedimento tecnico-amministrativo finalizzato alla ricerca, valutazione e approvazione di soluzioni tecniche alternative e di equivalente grado di sicurezza in caso d’inapplicabilità dei precetti normativi.

La conseguenza del ricorso all’istituto della deroga è stata quella di un appesantimento dei procedimenti amministrativi e la continua ricerca di soluzioni tecniche per la risoluzione di problematiche particolari talvolta disomogenee tra loro.

Da queste premesse è nato il presente documento con l'obiettivo di inquadrare in un unico testo organico e sistematico le disposizioni di prevenzione incendi applicabili a tutte le attività soggette ai controlli dei Vigili del fuoco, fornendo strumenti di progettazione semplici, versatili ed accettati a livello internazionale, in grado di individuare le soluzioni tecniche necessarie.

L'impostazione generale del presente documento si basa sui seguenti principi:

  • generalità: le medesime metodologie di progettazione della sicurezza antincendio descritte possono essere applicate a tutte le attività;

  • semplicità: laddove esistano diverse possibilità per raggiungere il medesimo risultato si prediligono soluzioni più semplici, realizzabili, comprensibili, per le quali è più facile operare la revisione;

  • modularità: l’intera materia è strutturata in moduli di agevole accessibilità, che guidano il progettista antincendio alla individuazione di soluzioni progettuali appropriate per la specifica attività;

  • flessibilità: per ogni livello di prestazione di sicurezza antincendio richiesto all'attività sono indicate diverse soluzioni progettuali prescrittive o prestazionali. Sono, inoltre, definiti metodi riconosciuti che valorizzano l'ingegneria antincendio, che consentono al progettista antincendio di individuare, autonomamente, specifiche soluzioni progettuali alternative e dimostrarne la validità, nel rispetto degli obiettivi di sicurezza antincendio;

  • standardizzazione ed integrazione: il linguaggio in materia di prevenzione incendi è conforme agli standard internazionali e sono unificate le diverse disposizioni previste nei documenti esistenti della prevenzione incendi in ambito nazionale;

  • inclusione: le persone che frequentano le attività sono considerate un fattore sensibile nella progettazione della sicurezza antincendio, in relazione anche alle diverse abilità (es. motorie, sensoriali, cognitive, ecc.), temporanee o permanenti;

  • contenuti basati sull'evidenza: il presente documento è basato su ricerca, valutazione ed uso sistematico dei risultati della ricerca scientifica nazionale ed internazionale nel campo della sicurezza antincendio;

  • aggiornabilità: il documento è redatto in modo da poter essere facilmente aggiornato al continuo avanzamento tecnologico e delle conoscenze.

Con tale impostazione metodologica sarà possibile avere un unico approccio logico per affrontare la progettazione antincendio e non più approcci differenziati a seconda della tipologia di attività ed inoltre, ma non meno importante, il volume di documenti da dovere consultare da parte dei professionisti di settore passerà dalle migliaia di pagine dell'attuale corpus normativo a poche centinaia del presente documento, che costituirà la bussola di orientamento nel settore antincendio per la ricerca di soluzioni tecniche sicure, semplici, rapide, efficaci ed economicamente sostenibili.

Il progetto inoltre è composto anche da un secondo documento che, in forma di testo unico ricognitivo, prevede l’armonizzazione e semplificazione delle norme antincendio sulla complessa materia del trasporto, della distribuzione e dell’utilizzo di gas e liquidi infiammabili o combustibili.

Ai fini dell’attuazione, il documento si tradurrà in un decreto ministeriale che, a legislazione vigente, conterrà pochi articoli e una serie di allegati tecnici.

Il decreto, oltre alle finalità, al campo di applicazione e agli obiettivi della normativa, prevederà un regime transitorio per consentire una modulare e graduale applicazione delle nuove disposizioni.

I diversi allegati tecnici riporteranno in modo logico-sistematico:

  • la regola tecnica orizzontale (RTO): i criteri ed i metodi che consentono di determinare le misure di sicurezza antincendio per tutte le attività soggette al controllo del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco;

  • le regole tecniche verticali semplificate (RTV): le specifiche misure integrative per talune attività civili e commerciali, quali uffici, autorimesse ecc., nonché per quelle in applicazione delle recenti leggi approvate su strutture sanitarie, scuole e strutture turistico-ricettive esistenti.

In dettaglio, il documento si compone di 4 sezioni che disciplinano complessivamente l'intera materia antincendio.

In particolare, le prime due sezioni (Generalità e Strategia antincendio) introducono le nuove regole generali applicabili per la progettazione antincendio delle attività soggette (RTO), mentre la terza sezione (RTV) prevede le specifiche disposizioni, integrative a quelle delle regole generali, applicabili alle attività soggette ivi disciplinate.

Pertanto, l'insieme delle prime tre sezioni costituisce il nuovo quadro normativo di riferimento completo ed esaustivo per la progettazione antincendio di tutte le attività soggette.

Infine, allo scopo di rendere il documento un testo unico organico per l'intera materia antincendio, è prevista la quarta sezione (Metodi), che introduce metodologie di progettazione antincendio innovative ed alternative a quelle riportate nelle prime tre sezioni, volte alla risoluzione di specifiche problematiche tecniche ai fini antincendio di difficile soluzione con l'approccio sistematico delle prime tre sezioni.

Share this on